Keyword density – Densità delle parole chiave – come calcolarla
Keyword Density è un termine molto utilizzato (inflazionato) in ambito SEO.
Ma cos’è la densità delle parole chiave? È la frequenza con la quale una determinata parola chiave compare nel testo di una pagina/articolo web.
La keyword density può avere un impatto significativo sul posizionamento di un contenuto sul web.
Mai dimenticare il primo step: la ricerca delle parole chiave
Se il tuo obiettivo è quello di far trovare le tue pagine web da Google, è necessario dedicare il giusto tempo e la giusta attenzione alla ricerca delle parole chiave che andrai ad inserire nel tuo sito.
Una volta selezionate le keyword, dovrai inserirle nel tuo contenuto (sia nei meta tag, che nel testo), stando ben attento alla densità con la quale dovranno comparire nel testo per renderlo appetibile sia per i motori di ricerca che per i tuoi utenti.
Come si calcola la Keyword density?
La regola vuole che la keyword density venga misurata in percentuale. Ma vediamo come calcolarla (tra miti e leggende).
Metodo 1 – la regola del 3%
Alcune correnti di pensiero sostengono che una keyword density ottimale dovrebbe aggirarsi intorno al 3%. Questa percentuale sembra però un po’ esagerata.
Facciamo un esempio che chiarisca il concetto:
se scriviamo un testo di 1000 parole e consideriamo una keyword density del 3% per una specifica parola chiave (ad esempio “consulenza”), comporterà la presenza di quella parola chiave nel testo 30 volte!
Metodo 2 – la regola del 5%
Un’altra visione sostiene che una keyword density ottimale dovrebbe aggirarsi intorno al 5%, il che è ancora peggio della regola del 3%!
Se scriviamo un testo di 1000 parole e consideriamo la regola del 5%, nel testo ci sarà la stessa parola chiave ripetuta 50 volte!
Metodo 3 – la formula magica
In passato, per facilitare il lavoro SEO, qualcuno ha pensato bene di creare una formula matematica per calcolare la keyword density.
(Numero di parole chiave: numero totale di parole) x 100
Se, come nell’esempio sopra riportato, scriviamo un testo di 1000 parole e consideriamo di inserire la parola chiave 20 volte, avremo una percentuale del 2%. Alcuni credono che il 2% sia il limite da non superare senza rischiare che il nostro contenuto venga penalizzato.
Tutti questi metodi lasciano il tempo che trovano in verità. Vedremo poi perché.
Keyword stuffing
Immagina di creare un contenuto web e di inserire poche parole chiave. Google non sarà in grado di capire di cosa stai parlando e penalizzerà il contenuto. I tuoi utenti non capendo di cosa parli e non trovando ciò che cercano, con grande probabilità abbandoneranno immediatamente la pagina.
Se, al contrario, inserisci troppe keyword nel testo, incapperai (nell’errore opposto), nel così detto keyword stuffing pratica che rientra nella Black Hat SEO, altamente penalizzante agli occhi di Google.
Per “Stuffing” (in italiano imbottitura) si intende un termine usato per descrivere il riempimento del tacchino durante il Thank’s Giving (Giorno del Ringraziamento) americano.
Quale termine più azzeccato per indicare un “uso-abuso” delle parole chiave in un testo?
Black Hat & Keywords invisibili
In tempi in cui la SEO non era così complessa come oggi, molti operatori del web si divertivano a sfidare Google inserendo delle keyword invisibili ad occhio umano.
In pratica, questa tecnica consisteva nell’inserire parole chiave dello stesso colore dello sfondo della pagina web in uno o più contenitori (div – in HTLM) in modo da farle leggere dai motori di ricerca e non dagli utenti.
Anche questa pratica, come il keyword stuffing, rientra oggi nella così detta Black Hat SEO.
Quindi, se mai ti venisse in mente di creare dei contenitori pieni di parole chiave “invisibili”, sappi che verrai penalizzato brutalmente!
La keyword density serve agli utenti?
Quando creiamo un contenuto dobbiamo pensare che, oltre a “far felici i crawler dei motori di ricerca”, dobbiamo fornire informazioni utili a chi lo leggerà, dando un senso logico e che sia grammaticalmente corretto.
Quando invece il contenuto è un’accozzaglia di parole chiave e non fornisce alcun informazione di valore, gli utenti tenderanno ad abbandonare la pagina web in un attimo, dicendo implicitamente ai motori di ricerca che il contenuto è di bassa qualità e poco interessante.
Google recepirà il messaggio e tenderà a far scomparire il contenuto dalle prime pagine della SERP.
Allora qual è la Keyword density giusta?
Se sei arrivato fino a qui, avrai capito quanto le percentuali e le formula matematiche siano fuorvianti e poco utili alla keyword density. Quindi cosa possiamo fare per creare un contenuto che abbia il giusto numero di ripetizioni della parola o delle parole chiave che abbiamo scelto al suo interno?
Segui i 3 step
Inserisci la main keyword (aka parola chiave principale):
Nell’Url della pagina
Nel titolo (H1)
Nella meta description – qui puoi leggere come cambiarla se Google lo ha fatto al posto tuo
Nel sottotitolo (H2)
Tra le prime 100 parole del primo paragrafo del testo.
Rendi il testo scorrevole e leggibile
Come già detto, il contenuto che andiamo a creare deve essere scorrevole e facile da leggere e soprattutto privo di parole chiave inserite a caso.
Crea un testo facilmente leggibile e, dove possibile, inserisci le tue parole chiave dove credi possano fornire un senso logico alla frase.
Prima di pubblicarlo, leggilo; oltre a controllare l’ortografia (puoi usare tra gli altri questa estensione per Google Chrome), sarai in grado di capire se ciò che hai scritto è fluente.
Controlla la densità delle parole chiave con i Tool
Online ci sono strumenti che ci aiutano a capire qual è la keyword density dei nostri contenuti.
Keyword density checker – toolset
Fra tutti, ti suggerisco “keyword density checker” facile ed assolutamente intuitivo. Una “bussola” in grado di farti capire da che parte stai andando e quali miglioramenti puoi apportare ai tuoi contenuti.
“Attraverso il tool […] è possibile misurare automaticamente la keyword density di una pagina web al fine di verificare automaticamente quali sono le keyword e le keyphrase più ricorrenti.”
Keyword density checker di Small SEO Tools
Nel tool è possibile inserire sia l’url del contenuto web già pubblicato che il testo da pubblicare. È possibile decidere se analizzare anche i meta tag, il titolo e gli alt tag delle immagini.
Lo strumento offre una serie di informazioni utili:
Una classica “top” delle parole chiave ed un prospetto in cui le keyword compaiono secondo il numero di termini usati.
Nota dolente: non si possono inserire nel campo “testo” più di 2000 caratteri, ma si può ovviare al problema pubblicando la pagina o l’articolo e facendo un check tramite url.
Lo strumento fornisce una classifica delle top keyword e la densità delle parole chiave. Per questo articolo ad esempio le parole “keyword density” e “parole chiave” hanno una frequenza del 4,22%, che prescinde le regole viste sopra se segue invece il principio di scorrevolezza della lettura.
Inserisci il tuo testo all’interno del box di testo e quasi immediatamente otterrai, oltre al conteggio delle parole totali, un tabella che riporta il numero di volte in cui compare la parola chiave all’interno del testo, la percentuale e il tipo di keyword.
Conclusioni
Una volta selezionate le keyword per l’argomento che vuoi trattare, creato il tuo contenuto e verificato che sia appetibile per i tuoi utenti, l’ultimo step sarà un’analisi della keyword density.
Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti a questo post e contattami se hai bisogno di una consulenza SEO.
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