La Query
Inserire una query per interrogare un motore di ricerca è diventato un gesto quotidiano per tutti coloro che cercano delle risposte online.
Tutti noi inseriamo domande attraverso i nostri dispositivi elettronici per cercare le cose più disparate: dal ristorante in centro a Milano, alla cuccia per il nostro cane o per sapere quali sono i migliori Tool per fare SEO.
Si pensi che solo Google elabora circa 7 miliardi di query di ricerca ogni giorno in tutto il mondo (anche se alcuni dicono che potrebbe arrivare a 10 miliardi al giorno).
Oltre a Google esistono poi diversi motori di ricerca come Bing, Yahoo, Yandex e Baidu. La mole di query nelle diverse lingue, in tutto il globo è pressoché immensa!Questo dato ci fa comprendere che per portare traffico verso il nostro sito è fondamentale conoscere l’intento e quindi le query di ricerca dei nostri potenziali clienti.
L’analisi delle query diviene così uno strumento fondamentale per l’ottimizzazione sui motori di ricerca.
Significato di Query
In italiano Query può essere tradotto con domanda.
Una query di ricerca è la somma di parole chiave (o keywords) che esprimono l’intento di un utente e le sue necessità.
In altre parole, quando un utente inserisce una domanda su Google, il motore di ricerca, analizzando i contenuti presenti nel suo database, fornirà le risposte più attinenti alla domanda posta, facendo attenzione all’intento ed alla necessità di chi ha inserito la domanda.
Immagina di dover cercare su Google un’officina che possa riparare la tua auto. Per fare una ricerca precisa dovrai inserire tra le parole chiave anche la marca della tua auto e la zona in cui vuoi che si trovi l’officina.
“Officina meccanica Ford Milano” – questa potrebbe una query di ricerca che spiega la tua necessità.
Google mostrerà nella SERP tutti i risultati organici e a pagamento attinenti a ciò che stai cercando.
Query di ricerca e keywords, sono la stessa cosa?
Come abbiamo detto, possiamo considerare una query come l’insieme di più parole chiave che esprimono l’intento di un utente che ha bisogno di risposte precise.
Se usiamo l’esempio precedente possiamo considerare “Officina meccanica Ford Milano” come una query, mentre le parole chiave potrebbero essere “officina meccanica” e “Ford Milano”.
In senso lato una query può essere considerata come una parola chiave a coda lunga (long-tail kw) perché formata da più keyword short tail.
Per chiarire il concetto, facciamo un piccolo recap:
- le short-tail keyword sono parole chiave costituite da 1-2 parole (es. officina meccanica)
- le long-tail keyword sono costituite da 3-5 o più parole (es. officina meccanica Ford a Milano).
Query e SEO
In ambito SEO le query possono essere divise in diversi gruppi in base all’intento (search intent) degli utenti che effettuano una ricerca. Conoscere l’intento degli utenti è veramente fondamentale per creare dei contenuti o delle campagne Google Ads in grado di rispondere efficacemente alle necessità dei tuoi potenziali clienti.
Ricerca Navigazionale
Si parla di query navigazione ( Google le definisce anche come “Go query” ) quando un utente desidera approdare ad un determinato sito web di un brand che già conosce.
In altre parole l’obiettivo di una query navigazionale è quello di ottenere un’informazione, un prodotto o un servizio da un sito o una marca precisi.
Un esempio potrebbe essere “Netflix” con cui l’utente desidera andare sul sito Netflix e scegliere un film o una serie tv.
Da non confondere con il traffico direct in cui le visite al sito web sono arrivate sul tuo sito digitando l’URL del tuo sito web in un browser o tramite i segnalibri del browser.
Ricerca Informativa
Quando qualcuno digita su Google o su un altro motore di ricerca una query di ricerca informativa ( Google chiama questa ricerca “Know query“) sta cercando informazioni di diverso genere (chi è la moglie di Geroge Clooney? – Quando esce il prossimo album degli Iron Maiden) o una risposta ad una domanda (come fare la focaccia pugliese – come concimare le rose – come fare yoga a casa senza un insegnante).
Ricerca Transazionale
Una query di ricerca transazionale (Google la chiama “Do query”) è una query che indica l’intenzione di completare una transazione, come ad esempio un acquisto o ottenere qualcosa dalla rete.
Delle “Do query”, che esprime quindi l’intenzione (il desiderio) di un utente di fare un acquisto, potrebbero essere: acquistare un abito da cerimonia online – scaricare un ebook da Amazon – comprare una Fender Stratocaster.
SeoZoom, tra gli altri metodi e strumenti usati dei consulenti SEO, offre la possibilità di ricercare una parola chiave analizzando anche le query informative e transazionali.
Query Vocali e VEO (vocal engine optimization)
Ogni giorno utilizziamo i nostri smartphone per fare delle ricerche veloci attraverso la voce. La ricerca vocale è divenuta un’abitudine quotidiana tanto quanto lo è la ricerca scritta. Le statistiche dicono che tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 più del 50% delle ricerche web sono state effettuate tramite comando vocale.
Attraverso i nostri smartphone è possibile usare le tecnologie Siri di Apple e Google Assistant di Google mentre dispositivi come Alexa, Google Home e Amazon Echo possono essere inseriti nell’ambiente domestico ed essere collegati agli elettrodomestici.
Questi dati sono un chiaro segnale del fatto che è necessario iniziare (se non lo abbiamo già fatto) ad ottimizzare i nostri contenuti web per la ricerca vocale.
Come farsi trovare per query vocali?
In base un rapporto pubblicato su Search Engine Land l’80% dei risultati di Google Home proviene da snippet.
Quindi dovremmo ottimizzare i meta tag dei nostri siti web al massimo cercando al contempo di umanizzare quanto più possibile i contenuti testuali.
Un altro suggerimento è quello di ottimizzare la nostra scheda Google my Business. Possiamo farlo sia per quanto riguarda i contenuti (giorni ed orari di apertura, prodotti e servizi offerti, menu e prezzi, ecc) sia in chiave SEO creando delle descrizioni che contengano parole chiave specifiche. Queste attività possono farci trovare più facilmente proprio perché moltissime ricerche vocali sono fatte per cercare attività locali come ad esempio la nostra “Officina meccanica Ford a Milano”.
Da un articolo di Giselle Abramovich scritto sul blog di Adobe ed in base ad uno studio condotto da Adobe Analytics, si evince che nel 2018 le ricerche vocali più comuni venivano fatte per richiedere musica (70%), previsioni del tempo (64%). Oggi il trend è decisamente in crescita.
Conclusione
Ogni ricerca effettuata si basa sulle esigenze e gli intenti degli utenti. Analizzarli e conoscerli a fondo ci permette di ottimizzare al massimo la nostra presenza online. Se desideri approfondire l’argomento o lasciarmi le tue impressioni, contattami o scrivimi un commento.
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